Oltre metà degli elettori è donna: questo potrebbe già bastare a determinare un peso addirittura prevalente delle donne anche negli organismi della politica. Ma io non credo che la “parità di genere” debba essere questione di quote rosa o di numeri slegati dalla qualità: non mi piacciono gli slogan facili né a favore delle donne né a favore dei giovani o degli anziani o di altre categorie. Mi piacciono le affermazioni nette e coerenti sulla uguale dignità di ogni persona in quanto tale e perciò credo semplicemente e fortemente che dobbiamo promuovere a ruoli sociali e politici crescenti tutte le donne di valore così come tutti gli uomini di valore. Donna etimologicamente significa “domina”, cioè signora, ed effettivamente trovo che il nostro impegno debba essere posto per rendere le donne di alta qualità “domine”, cioè protagoniste in tutti i ruoli, insieme ai loro colleghi uomini di uguale bravura. Per questo è necessario che davvero la donna di valore possa assumere qualunque ruolo direttivo, politico e non politico, senza dover sacrificare mai né il ruolo di madre né il ruolo di moglie: questo ci deve spingere a fare soprattutto una politica di più intelligente flessibilità nella organizzazione del lavoro, di tutti i lavori. Oggi le possibilità tecnologiche e le competenze professionali ce lo consentono ampiamente. Questa è vera e giusta affermazione del grande valore delle donne e anche di una sicura “politica al femminile”. Andiamo a vincere con #orgogliolucano
Elezioni regionali in Basilicata: le parole di Maddalena Archetti, candidata di Orgoglio Lucano, a sostegno di Vito Bardi
di Carmen Piccirillo
Apr17,2024